Il sonno in gravidanza

28.04.2022

La gravidanza rappresenta uno dei periodi più importanti e preziosi della vita di una donna e si caratterizza per continui cambiamenti, che possono interessare anche il ciclo sonno-veglia.

Il sonno gioca un ruolo chiave nel benessere della madre e del feto e il sonno disturbato, soprattutto se da patologie del sonno, può avere un impatto negativo sulla salute della madre e sull'outcome fetale alla nascita.

Nonostante la gravidanza sia una condizione fisiologica, il sonno delle donne in gravidanza è spesso alterato e oltre il 50% delle donne (in alcune statistiche anche oltre il 90%) riferisce un sonno di scarsa qualità non soddisfacente e sonnolenza diurna, con                           Vai alla pagina Instagram                     tendenza a peggiorare con l'avanzare della gravidanza.


Quali sono i motivi che portano al disturbo del sonno durante la gravidanza?

I fattori che possono influenzare il sonno durante la gravidanza sono molteplici e comprendono cambiamenti fisiologici ormonali e metabolici, modificazioni anatomiche e aspetti psicologici, variano in base al periodo e tendenzialmente peggiorano con l'avanzare della gravidanza.

La letteratura scientifica evidenzia un'elevata prevalenza di disturbi del sonno durante la gravidanza, tra i quali i principali sono l'insonnia, la sindrome delle gambe senza riposo e i disturbi respiratori in sonno.

- Insonnia: l'insonnia colpisce dal 5 al 38% delle donne all'inizio della G, con tendenza ad aumentare con il progredire della G, interessando il 60% delle donne.

- Sindrome delle gambe senza riposo (RLS): interessa fino al 20% delle donne in G e tende ad aumentare con l'avanzare della G.

- Disturbi respiratori in sonno: le apnee ostruttive in sonno e il russamento tendono ad aumentare con l'avanzare della G e il russamento può interessare fino ad 1/3 delle donne nel 3° trimestre.


Cosa succede nei 3 trimestri?

- 1° trimestre: i disturbi del ritmo sonno-veglia più frequentemente riferiti sono la sonnolenza diurna, il sonno non ristoratore e i risvegli notturni con difficoltà a riprendere sonno.

I maggiori responsabili sono il progesterone e gli estrogeni e soprattutto il Progesterone con la sua azione GABAergica (il GABA è il principale neurotrasmettitore inibitore del sistema nervoso centrale) aumenta la sonnolenza diurna.

In questa fase gli Estrogeni sembrerebbero essere causa della riduzione del sonno REM e dell'aumento del volume del plasma e del liquido interstiziale che causa edema della mucosa nasale con rinite e difficoltà respiratoria notturna fino allo sviluppo del russamento per coinvolgimento anche delle strutture molli orofaringee.

Inoltre la preoccupazione, la paura del cambiamento e l'ansia (soprattutto alla prima gravidanza) possono causare insonnia, così come la nausea, il rallentamento nella digestione, la costipazione e l'aumento della frequenza minzionale notturna sono fattori di disturbo per il sonno.

- 2° trimestre: il secondo trimestre è quello più felice per il sonno della gestante, in quanto si riducono i timori legati alla gravidanza e alla salute dell'embrione ormai diventato feto, la nausea tende a ridursi e la donna si è adattata alla nuova situazione, magari introducendo un pisolino pomeridiano per smorzare la sonnolenza.

Però si verifica una riduzione del tempo totale di sonno, l'utero gravidico di dimensioni aumentate inizia a comprimere da una parte sulla vescica, aumentando ulteriormente i risvegli per nicturia, e dall'altra sullo stomaco causando reflusso gastro-esofageo.

Inoltre, col progredire della gravidanza possono inziare a comparire alcuni distrubi specifici del sonno quali la sindrome delle gambe senza riposo (RLS), il russamento e le apnee ostruttive in sonno.

- 3° trimestre: è il periodo peggiore per il sonno della futura madre.

Il sonno tende ad essere maggiormente frammentato a causa di numerosi fattori, tra i quali, oltre quelli già descritti in precedenza (che tendono ad accentuarsi), compaiono i movimenti del feto che spesso risvegliano o non fanno addormentare la mamma, la difficoltà a trovare una posizione confortevole per dormire a causa dell'utero gravidico e delle frequenti algie dorso-lombari legati ai cambiamenti fisiologici indotti dalla gravidanza. Infine, soprattutto nell'ultimo mese, iniziano le preoccupazioni legate al parto.


Cosa si può fare?

Il trattamento dei disturbi del sonno durante la gravidanza rappresenta una sfida, in quanto molti farmaci sono controindicati per via del possibile effetto teratogeno o per gli effetti collaterali per la madre e il feto. Bisogna sempre fare una attenta valutazione del rischio-benefico e spesso è più sbilanciato verso il rischio.

Sicuramente le regole di igiene del sonno sono la base imprescindibile per favorire un buon ritmo sonno-veglia, soprattutto:

- sfruttare l'esposizione luminosa durante il giorno e ridurla nelle ore serali;

- evitare di utilizzare dispositivi elettronici a letto e nell'ora prima di coricarsi;

- avere orari regolari di addormentamento/risveglio;

- evitare la sera pasti abbondanti;

- praticare regolarmente (a meno che controindicata dal ginecologo) attività fisica durante la mattina o il pomeriggio;

- NON fumare, bere alcolici o sostanze attivanti.

Inoltre, il controllo del peso riduce la possibilità di sviluppare russamento e apnee in sonno e di migliorare il confort notturno.

Per la sindrome delle gambe senza riposo, l'integrazione con ferro e folati, che comunque si effettua già durante tutta la gravidanza, aiuta a prevenirne lo sviluppo e a mitigare i sintomi. Effettuare attività fisica lieve-moderata durante la giornata, esercizi di stretching agli arti di sera, massaggi serali, pediluvio o bagno/doccia prima di andare a letto possono essere di grande aiuto nell'alleviare il disturbo.

Il riconoscimento e il trattamento dei disturbi del sonno in gravidanza devono essere incoraggiati. E' fondamentale indagare il ritmo sonno-veglia della donna in gravidanza, ascoltare i problemi ed identificare, quando sussiste il sospetto e in presenza di ipertensione gravidica, eventuali disturbi del sonno il più precocemente possibile in modo da instaurare il trattamento più appropriato.


Riferimenti bibliografici:

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D. Oviengo, M. Louis, B. Hott, G. Bourjelly. Sleep Disorders in Pregnancy. Clin Chest Med. 2014 Sep;35(3):571-87. doi: 10.1016/j.ccm.2014.06.012. P

Le informazioni medico-scientifiche contenute all'interno di questo sito web sono curate direttamente dalla Dr.ssa Patrizia Congiu.
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